IN MEMORIAM OSCAR PIATTELLA

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International

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direttivo 23/24

EVENTI

Rotary Club Gubbio

1993

Un notiziario speciale

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Rotary Club Gubbio

1993

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CONFERENZA SULL’ARTE CONTEMPORANEA

INIZIATIVA COMUNE DI GUBBIO, ROTARY CLUB, ARCHIVIO ‘OSCAR PIATTELLA’

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VENERDI’ 31  MARZO 2023, ORE 16 

SALA EX REFETTORIO BIBLIOTECA  SPERELLIANA

PROGRAMMA

Esibizione ‘Gruppo Sbandieratori’

Saluti sindaco Filippo Mario Stirati

Saluti presidente Rotary Club Gubbio Tiziana Crociani

Interventi

Roberto Lacarbonara  critico d’arte “L’esplosione lentissima: pittura italiana ’50 e ’60”

Davide Ferri  critico d’arte e curatore indipendente “La pittura oggi”

Alberto Mazzacchera   critico d’arte e curatore indipendente “Oscar Piattella: l’artista sperimentatore del muro e della poesia materica”

Testimonianze

Ludovico Pratesi curatore e critico d’arte

Fabio Scotto  poeta e saggista

Ugo Amati psichiatra e scrittore

Conclusioni

Fernando Barbetti  presidente “Archivio Oscar Piattella

Esposizione ‘Le mani del Maestro’ a cura di Patrizia Ramacci

Coordina  giornalista Anna Buoninsegni

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Si aprirà con un omaggio del ‘Gruppo Sbandieratori’  nel Chiostro  della Biblioteca Sperelliana, la giornata in onore del Maestro OSCAR PIATTELLA, che il 31 marzo avrebbe compiuto 91 anni, una splendida vita e una fulgida carriera di arte e ricerca pittorica che lo ha portato a traguardi e riconoscimenti internazionali. Piattella è stato un artista sperimentatore della materia pittorica, a partire dall’informale, una parabola sul linguaggio espressivo mai interrotta. Il suo atelier d’elezione è stato  dal 1957  il Comune di Cantiano,  ma  era legatissimo alla città di Gubbio, tramite amicizie, progetti, testimonianze. Piattella era  nato nel 1932 a  Pesaro  e lì è sepolto,  con l’abbraccio azzurro del mare che tanta ispirazione ha trovato nelle sue tele.  Negli anni ’50, l’artista  è  stato protagonista del panorama artistico insieme ad Arnaldo e Giò Pomodoro, Nanni Valentini, Giuliano Vangi, Loreno Sguanci  ed altri. Gli interessi di questo gruppo si volgono verso quel movimento che aveva appena varcato le Alpi sotto i nomi di Fautrier, Dubuffet, Mathieu, per la Francia, Tàpies per la Spagna e con la presenza dei nostri Burri e Mannucci che Piattella incontrerà personalmente in varie occasioni. E’ così che l’ artista si interessa, per naturale predisposizione, ai materiali lontani dalla tradizione, e si immerge nella congerie della ricerca sviluppando un linguaggio del tutto personale. Nel 1957 in un viaggio a Parigi si confronta con enormi pareti di palazzi in demolizione; nasce un senso nuovo dello spazio che condiziona il suo rapporto con la superficie del quadro con risultati tali che nel ’58 Franco Russoli, direttore della Pinacoteca di Brera ed uno degli esperti più autorevoli della critica militante, visti alcuni dei suoi lavori nello studio dell’ amico fraterno Nanni Valentini a Milano, gli organizza una mostra nella “Galleria dell’ Ariete”. Lì stringe amicizia con Dorazio, Castellani, Cascella, Nigro, Fontana, Tancredi, Sotzass, il fotografo Ugo Mulas ed altri esponenti del panorama artistico europeo. A Milano frequenta tra gli altri Arnaldo e Giò Pomodoro, Spagnulo, Claudio Olivieri e Walter Valentini. Da quegli anni una serie di mostre in alcune gallerie italiane ed estere ed una intensa attività, portano la sua pittura ad una considerazione nuova, i cui risultati determinano ampi consensi sia da parte della critica più accreditata che da un vasto pubblico. Tra le numerose, sempre originali Mostre,  vogliamo ricordare nel 2010 l’antologica al Palazzo Ducale di Gubbio con un centinaio di opere di grandi dimensioni, e nel 2013 la mostra nel museo di Tournai in Belgio.  Fra i numerosi critici che si sono interessati ampiamente al suo lavoro citiamo: Martine Arnault, Luciano Caramel, Enrico Crispolti, Fabrizio D’amico, Andrea Emiliani, March Herrisè, Gilbert Lascau, Sandro Parmiggiani, Giancarlo Politi, Michele Polverari, Francesco Scoppola.  Da sempre l’artista ha volto i suoi interessi anche verso la poesia, stabilendo rapporti di lavoro con vari poeti internazionali. Nel 1977 aveva realizzato per la “Nuova Foglio Editrice” la cartella “Sette movimenti in bianco/nero” con poesie inedite di Cesare Vivaldi.  Di Anna Buoninsegni illustra il libro “Itinera”.  Compone una plaquette con Mario Luzi; realizza per le Edizioni “unaluna” di Alessandro Sartori un’antologia sull’azzurro, “ABC – AzzurroBluCeleste” con un saggio del poeta Bonnefoy, tradotto dal poeta Gianni d’Elia. Per le “Edizioni del Bradipo” il volume “La Maison Natale” con dodici poesie di Yves Bonnefoy  tradotto da Fabio Scotto. Il poeta Gianni D’ Elia gli dedica un saggio e una poesia nel catalogo della sua personale “Sentire la materia”; più tardi realizzano per le edizioni “unaluna” di Alessandro Sartori  il libro di poesie “L’Amore delle cose”.  Nel 2002 il poeta Yves Bonnefoy è presente con un saggio sulla sua pittura tradotto da Fabio Scotto, nel catalogo della mostra di Pesaro. Nell’ antologica di Gubbio sono presenti, tra gli altri,  con una poesia o una prosa poetica inedita i poeti:  Yves Bonnefoy, Anna Buoninsegni, Enrico Capodaglio, Maurizio Cucchi, Gianni D’ Elia, Eugenio De Signoribus, Franco Loi, Bernard Noël, Feliciano Paoli, Fabio Scotto, Maria Luisa Spaziani. Nel 2007 realizza il volume “La Luce” insieme allo psichiatra Ugo Amati per Walter Stafoggia Editore con tre poesie di Yves Bonnefoy e la prefazione di Fabio Scotto. Tra le ultime esposizioni, ricordiamo nel 2020 la Mostra al Centro Arti Visive Peschiera di Pesaro e l’esposizione tutt’ora  in corso a Senigallia presso lo Spazio Made in Tomboy del designer  Luca Bucari.

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