Lettera del Governatore Sergio Basti – Dicembre

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ROTARY INTERNATIONAL DISTRETTO 2090 Abruzzo – Marche – Molise – Umbria Sergio Basti DG 2015-2016

  LETTERA DI DICEMBRE

Carissimi soci,

dicembre è il mese della “Prevenzione e cura delle malattie”. Questa è una delle sei aree prioritarie di intervento del Rotary  e  costituisce oggi un tema che, anche alla luce dei complessi cambiamenti demografici, sociali e quindi epidemiologici che ci riguardano da vicino, è quanto mai attuale.

Scriveva Ippocrate, nel 400 a.c., che “non basta prevedere le malattie per guarirle, ma  occorre anche insegnare la salute per conservarla. Le malattie non ci cadono addosso dal cielo, esse si sviluppano a causa degli errori che ogni giorno facciamo contro la natura… è dalla ripetizione di questi errori che nascono tutte le nostre malattie”.  Da allora sono passati più di 2000 anni , ma queste parole sono oggi più che mai attuali.

Dalll’epoca di Ippocrate, padre della medicina scientifica, la tecnologia ha fatto passi da gigante. Ci viene continuamente data notizia di favolose scoperte scientifiche , la cui applicazione, in ambito sanitario, rende possibile prevenire tante malattie, rilevando , in alcuni casi, lo stato di salute di un organo o apparato ancor prima che esso manifesti dei sintomi o delle patologie.

Ma allora perché ci sono ancora così tante persone ammalate attorno a noi? Perché invece di migliorare, la salute in generale peggiora?

Uno dei motivi fondamentali è la mancanza, quasi totale ,di una vera prevenzione primaria , focalizzata sull’adozione di interventi e comportamenti in grado di evitare o ridurre l’insorgenza di una malattia e tassello fondamentale delle più ampie attività di promozione della salute. Secondo l’OMS la salute viene considerata non tanto una condizione astratta, caratterizzata da assenza di malattia, quanto un mezzo finalizzato ad un obiettivo che, in termini operativi, si può esprimere come una risorsa che permette alle persone di condurre una vita produttiva sotto il profilo personale, sociale ed economico.

La salute è quindi un concetto positivo ,una risorsa per la vita quotidiana e non lo scopo dell’esistenza ed è per questo che noi tutti Rotariani dobbiamo farcene promotori, rivolgendo la nostra attenzione , in primis, a quelle che sono le categorie più deboli: i bambini

Il Rotary da sempre supporta attività e progetti formativi per migliorare la salute materna e ridurre la mortalità infantile, migliorando quindi l’accesso all’assistenza medica essenziale, con dirigenti e operatori sanitari preparati, e finanziando studi per professionisti in carriera in campi correlati alla salute materno-infantile.

E’ necessario pertanto partire dal rafforzamento degli interventi  destinati alle cure prenatali per donne incinte e ai servizi di assistenza al parto, passando poi per iniziative volte alla formazione  e alla successiva specializzazione di professionisti nello specifico settore sanitario. La principale priorità del Rotary è l’eradicazione della polio, ma i nostri soci si assumono responsabilità ancora più grandi per combattere le malattie. Essi allestiscono campi della salute e centri di formazione nei Paesi sottosviluppati e nelle comunità colpite da HIV/AIDS e malaria. Inoltre, essi disegnano e costruiscono l’infrastruttura per dottori, infermiere, governi e partner per attendere ai bisogni di una persona su sei che non ha i mezzi per curarsi.  SI rende sempre più necessario inoltre organizzare  vere e proprie campagne di educazione alla salute, sia promuovendo iniziative per la prevenzione e la riduzione delle malattie ( inclusa la trasmissione materno-fetale HIV e HPV nei paesi più a rischio) sia valorizzando  l’importanza dell’immunizzazione attiva nei confronti delle patologie più rilevanti non soltanto per i bambini ma anche per gli adulti, problema questo che, purtroppo , non riguarda più soltanto le aree più disagiate del mondo, ma che ci interessa oramai da vicino. Negli ultimi anni, infatti, si sta osservando, anche nella “civile” Italia, un diffuso e drammatico fenomeno di “vaccine esitancy” da parte dei genitori che si preparano ad affrontare le vaccinazioni per i loro figli con conseguente riduzione della copertura vaccinale e successivo rischio di andare incontro a malattie infettive molto gravi , che sarebbero invece  prevenibili con la vaccinazione. Non si parla in questo caso di Polomielite, per la cui eradicazione  tanto ci siamo prodigati in questi anni, ma della diffusione  di malattie, solo in apparenza più banali, come il Morbillo e la Rosolia, che in seguito agli imponenti flussi migratori di questi ultimi anni cominciano a diventare una minaccia concreta anche alle nostre latitudini, rendendo sempre più utopistico l’obiettivo dell’eradicazione, in Italia, del morbillo entro il 2015 e rosolia entro il 2018. Inoltre , come gli addetti al mestiere sanno , il calo della copertura vaccinale porta alla creazione di sacche di persone suscettibili con conseguenze gravi a causa della perdita della immunità di gregge. Non è questa la sede per analizzare le motivazioni che inducono i genitori a non vaccinare i loro figli e se stessi: si tratta probabilmente solo di ignoranza, di confusione e paura. E’ però importante che le professionalità rotariane di cui disponiamo si adoperino, insieme agli addetti ai lavori, per elaborare  dei programmi di intervento volti a promuovere una più ampia adesione al calendario vaccinale e volti a diffondere la cultura vaccinale anche tra la nostra popolazione. Servono informazione, trasparenza ed  operatori sanitari non solo preparati professionalmente ma anche bravi a  comunicare.

In sostanza la prevenzione e la cura delle malattie, in Italia e nel mondo (ovunque esse esistano), assume per noi rotariani, diverse forme, che vanno dal finanziare gli studi al portare il vaccino alle persone malate, dal migliorare i servizi igienici alla fornitura dell’acqua pulita, dalla promozione dell’allattamento al seno agli interventi per ridurre la malnutrizione , dalla educazione alla salute e  al miglioramento delle infrastrutture sanitarie. Il mondo si affida al Rotary per affrontare queste sfide globali e dare l’esempio

 

 DG D2090 a.r. 2015-2016

 Sergio Basti

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